La qualità della relazione – o engagement – continua ad essere la variabile più potente in grado di influenzare la percezione che si ha di un brand.
Anche perché da essa dipende un’ulteriore ed importante leva capace di orientare le decisioni di acquisto delle persone: il passaparola.

Coinvolgere l’audience non è più da annoverare tra i vantaggi competitivi, ma è da considerare una conditio sine qua non: se sei online ma non riesci ad avere dei buoni livelli di engagement, la tua strategia fa acqua da qualche parte. E questo è un problema da gestire perché le relazioni che si creano sul web hanno sempre più ricadute pratiche sulla capacità delle aziende di farsi scegliere.

Al centro del nostro discorso ci sarà dunque proprio l’engagement: che cos’è, come monitorarlo, come aumentarlo.

Che cos’è l’engagement

L’engagement è un termine salito alla ribalta in seguito all’esponenziale crescita dell’interesse per i social media a livello manageriale. Traducendo dall’inglese, il significato letterale è “coinvolgimento”. Più nello specifico indica il livello di coinvolgimento degli utenti online nei confronti dei contenuti creati e condivisi da un brand.
In pratica, ci dice quanto il brand è interessante per l’audience e che tipologia di legame si è instaurato tra quest’ultima e l’azienda.
Maggiore è il livello di engagement, più sarà probabile che le persone tendano a parlare bene del brand, a consigliarlo, a recensirlo in modo positivo. A diventare, in ultima analisi, dei naturali brand ambassador.

Ed è proprio questo l’obiettivo che dovrebbe guidare la strategia di web e digital marketing delle piccole e medie imprese: fare in modo di diventare “amici” dei propri potenziali clienti, rispecchiarne i valori, essere percepiti come presenti, aumentare il livello di empatia, il tutto nell’ottica di creare attorno al brand un sentiment positivo, carburante fondamentale per il passaparola online.

Come aumentare l’engagement

Come elemento preliminare ai consigli che condivideremo per aumentare l’engagement, va detto che il lavoro di costruzione della brand awareness online deve essere programmato sul medio/lungo periodo: il cotto e mangiato non è un cammino percorribile.

È dunque necessario creare una strategia di engagement marketing che parta dal contenuto, per poi superarlo, andare oltre. In che senso? Continua a leggere e avrai tutto chiaro.

La prima cosa da fare è sviluppare un piano di contenuti – e con questa parola non intendiamo solo post o articoli blog, ma grafiche, infografiche, video, ebook, webinar ed altro ancora – che abbia alcune caratteristiche imprescindibili:

  • Originalità
  • Autenticità
  • Personalizzazione
  • Valore

Una volta strutturata la strategia di content marketing, arriva il difficile: costruire la relazione.

Per usare una metafora, il contenuto è l’amo, ma poi serve la bravura del pescatore per portare a casa il pesce!
Fondamentale è riflettere sul concetto di relazione: “condizione propria di due o più termini in quanto analoghi, interdipendenti o reciprocamente commisurabili; rapporto”.

Dunque non esiste relazione senza reciprocità. E che cosa significa questo, traslato nel rapporto tra brand e audience online? Che qualsiasi canale stiamo utilizzando per condividere il nostro contenuto, dobbiamo essere pronti a rispondere a qualsiasi commento-domanda-dubbio-critica il nostro pubblico ci ponga.
Sul web vincono i brand ricettivi, quelli in grado di condurre una conversazione, di interagire costantemente, di creare una community.

Altro aspetto che ti consigliamo di tenere presente per aumentare l’engagement è la capacità di lavorare sull’instant marketing: segui gli hashtag di tendenza e dì la tua – ovviamente se hai qualcosa di sensato da dire, percepito come contenuto di valore – dimostrandoti al passo con le notizie che possono interessare la tua audience.

Infine, sfrutta contest e sondaggi per coinvolgere i tuoi follower: falli sentire importanti e loro sapranno come ricambiare!